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30 marzo 2024- Giornata internazionale Rifiuti Zero (Zero Waste)

sabato, Marzo 30th, 2024 - Scritto da Silvia Orlandini

Il 14 dicembre 2022 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione per proclamare il 30 marzo “Giornata internazionale dei rifiuti zero (International Day of Zero Waste)”.

Perché Rifiuti Zero?

L’iniziativa promuove modelli di consumo e produzione sostenibili, sostiene il passaggio delle società alla circolarità e ad aumentare la consapevolezza su come le iniziative “zero waste” contribuiscano all’avanzamento dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, in particolare per l’obiettivo 11 (CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI – Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili) e 12 (CONSUMO E PRODUZIONE RESPONSABILI – Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo).

Le famiglie, le imprese e i fornitori di servizi pubblici, comunica l’ONU, generano ogni anno tra 2,1 e 2,3 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi urbani, dagli imballaggi ai dispositivi elettronici, dalla plastica al cibo. Tuttavia, i servizi globali di gestione dei rifiuti non sono attrezzati per gestire questa situazione, con 2,7 miliardi di persone che non hanno accesso alla raccolta dei rifiuti solidi e solo il 61-62% dei rifiuti solidi urbani viene gestito in strutture controllate.

La situazione italiana ce la racconta il rapporto Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nel Rapporto Rifiuti Urbani edizione 2023. Nel 2021 si assiste a una ripresa dell’economia, dopo il 2020 e gli effetti disastrosi della pandemia, con incrementi del PIL e dei consumi delle famiglie e nel 2022 continua il miglioramento dei dati riferiti alla Raccolta differenziata (+1.2% rispetto al 2021). Complessivamente agli impianti di recupero di materia viene inviato il 50% dei rifiuti prodotti (23% umido+verde, 27% altre frazioni rd), ma molto lavoro c’è ancora da fare per arrivare a raggiungere gli obiettivi definiti dall’Unione Europea (Riciclo dei rifiuti urbani al 65% entro il 2035 ; Riciclo degli imballaggi al 70% entro il 2030).

Meno rifiuti è meglio

Il settore dei rifiuti contribuisce in modo significativo al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità e all’inquinamento, ci ricorda la risoluzione ONU, ed è quindi urgente attuare delle strategie che vadano sempre più nella direzione non solo di riciclare di più e meglio i rifiuti che produciamo, ma anche di ridurli il più possibile.
Sicuramente fondamentale lavorare sia per migliorare la raccolta differenziata, riducendo al minimo gli errori già nella separazione dei rifiuti fatta da cittadini e imprese, aumentando quindi la qualità dei materiali raccolti, sia per cambiare la prospettiva con cui le persone si approcciano agli oggetti e prodotti che trattano ogni giorno, sempre meno rifiuti e sempre più risorse da sfruttare al meglio. In linea con quanto indica l’UE nel Green Deal e nel Pacchetto Economia Circolare, le risorse dovrebbero essere riutilizzate o recuperate quanto più possibile e i prodotti progettati per durare più a lungo e richiedere meno materiali e a basso impatto.

Cosa possiamo fare noi?

Tutti quanti noi, come cittadini e consumatori possiamo modificare le abitudini di consumo e riutilizzare e riparare il più possibile i prodotti prima di smaltirli correttamente. Riflettere sulle nostre scelte quotidiane scegliendo prodotti stagionali e locali, acquistando abiti che utilizzano materiali riciclati o dotati di marchio di qualità ecologica, limitando l’uso dell’auto all’effettiva necessità, riducendo il consumo di acqua rappresenta sicuramente un buon punto di partenza per ridurre al minimo l’inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua e diminuire l’estrazione di risorse naturali preziose e limitate.

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