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Classificazione dei rifiuti

Cos’è un rifiuto? (DLGS 152/2006)
I Rifiuti sono le sostanze o gli oggetti che derivano da attività umane o da cicli naturali, di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi.
Vengono classificati secondo:
# l’origine e si dividono in rifiuti urbani e rifiuti speciali
# le caratteristiche e si dividono in rifiuti pericolosi e non pericolosi.

Chi produce il rifiuto?

  • RIFIUTI URBANI (o prodotti da altre fonti simili per natura e composizione ai rifiuti domestici). Sono anche definiti domestici e sono normalmente prodotti da un’abitazione, come carta, vetro, bottiglie di plastica, imballaggi, etc. Fanno parte dei rifiuti urbani:
  • Rifiuti domestici indifferenziati e da raccolta differenziata (anche ingombranti)
  • Rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade e dallo svuotamento di cestini portarifiuti
  • Rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o ad uso pubblico
  • Rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali
  • Rifiuti risultanti dalla pulizia dei mercati.

Vengono gestiti dalle amministrazioni comunali attraverso il servizio di raccolta e smaltimento e possono decidere di delegare la gestione del servizio ad un ente terzo (come, ad esempio, il Consorzio Canavesano Ambiente che, a sua volta, delega Società Canavesana Servizi).

  • RIFIUTI SPECIALI. Derivano dalla gestione dei processi produttivi aziendali, come scarti di lavorazioni e rifiuti di attività commerciali. Per effettuare il recupero e lo smaltimento di questa tipologia di rifiuti è necessario l’intervento di ditte autorizzate o essere in possesso di idonea autorizzazione al trasporto si veda la pagina dedicata all’Albo Gestori Ambientali . Fanno parte dei rifiuti speciali:
  • Rifiuti da lavorazione industriale
  • Rifiuti da attività commerciali
  • Rifiuti derivanti dall’attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti da trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi
  • Rifiuti derivanti da attività sanitarie
  • Macchinari e apparecchiature deteriorati ed obsoleti
  • Veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti.

Quali caratteristiche ha il rifiuto?

  • RIFIUTI NON PERICOLOSI non danneggiano l’ambiente e la salute delle persone
  • RIFIUTI PERICOLOSI hanno un elevato potenziale inquinante e necessitano di un adeguato trattamento da parte di soggetti specializzati.

I rifiuti urbani pericolosi (RUP): pur avendo un’origine domestica contengono un’elevata dose di sostanze pericolose e devono essere gestiti diversamente dal flusso dei rifiuti urbani standard. Ne sono esempi le pile e i farmaci.

I rifiuti speciali pericolosi: sono generati dalle attività produttive e contengono un’elevata dose di sostanze inquinanti. Per questo motivo è necessario ridurne drasticamente la pericolosità con specifici trattamenti. Ecco alcuni esempi:

  • Raffinazione del petrolio
  • Processi chimici
  • Industria fotografica
  • Industria metallurgica
  • Oli esauriti
  • Solventi
  • Produzione conciaria e tessile
  • Impianti di trattamento dei rifiuti
  • Ricerca medica e veterinaria

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